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Maggio 2022

co co co studio riitano
news
Co co co e co co pro, che tipo di contratti sono e quali sono le differenze

Con l’acronimo co co co si indica un tipo di collaborazione coordinata e continuativa, nell’ambito di un tipo di contratto provvisorio. È importante che la collaborazione presenti effettivamente determinate caratteristiche, altrimenti si configura un rapporto di lavoro subordinato, con diverse implicazioni sia per il datore di lavoro, sia per il collaboratore che, in tal caso, risulterebbe un dipendente a tutti gli effetti. 

Cococo e cocopro: differenze 

Nel caso di un co co co si parla di una collaborazione che dura a lungo nel tempo, coordinata e organizzata con il datore di lavoro, in assenza di un vincolo di subordinazione. Nei limiti della sua autonomia, il collaboratore deve attenersi alle direttive del committente. 

Questi due contratti rientrano nei cosiddetti contratti a termine, dalla durata definita. Entrambe le formule lavorative consentono a un’azienda di stipulare un contratto di lavoro che non prevede l’assunzione, ma un accordo economico e di responsabilità relativo a uno specifico periodo di lavoro.

Per quanto riguarda, nello specifico, una collaborazione a progetto, deve essere indicato in forma scritta il progetto o programma di lavoro su cui è impegnato il collaboratore, che deve sempre poter svolgere la propria mansione in autonomia. Il datore di lavoro deve versare i contributi? In che misura? Rivolgetevi agli esperti di Studio Riitano. 

Cos’è cambiato nel corso degli anni

Negli anni la formula del contratto di collaborazione coordinata e continuativa, originariamente introdotta nel pacchetto Treu del 1997, è stata oggetto di diverse modifiche. In tempi recenti il decreto legislativo n. 81/2015 ha previsto delle novità per questi due tipi di contratto a partire dal 1° gennaio 2016.

Nella fattispecie, è stato stabilito che, a partire da quella data, non si potevano stipulare nuovi contratti di collaborazione a progetto. Ai rapporti di collaborazione consistenti in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative, di contenuto ripetitivo e le cui modalità di esecuzione fossero organizzate dal datore di lavoro con riguardo ai tempi e al luogo di lavoro stesso veniva applicato lo scherma dei rapporti subordinati.

Il legislatore ha previsto eccezioni? E cosa è stato deciso, successivamente, per i collaboratori di piattaforme digitali come i rider? Contattate Studio Riitano. 

Finanziamenti online Regione Lombardia
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Finanziamenti online Regione Lombardia, scopri i bandi e tutte le novità

Cittadini, imprese ed enti pubblici e privati attivi sul territorio lombardo possono presentare on-line richieste di contributo e di finanziamenti online Regione Lombardia, promossi a livello regionale e nell’ambito della Unione Europea.

Regione Lombardia finanziamenti online: GEFO

Nel servizio Finanziamenti on line Regione Lombardia sono attualmente attivi alcuni bandi. Uno, per esempio, è quello intitolato “Soluzioni innovative per il supporto alle decisioni con funzioni predittivo/adattative per la Smart Mobility” e si rivolge a imprese, start-up, università e centri di ricerca per lo sviluppo di soluzioni relative a piattaforme di smart mobility che favoriscano la mobilità urbana attraverso funzioni di pianificazione e di monitoraggio near-real time. Il termine per l’invio delle candidature è il 30 giugno 2022.

Nel Bando “Digital Expo 2022”, invece, rientrano contributi a fondo perduto fino a 8.000 euro per promuovere la competitività sui mercati esteri delle piccole e medie imprese lombarde, attraverso la parziale copertura delle spese sostenute per l’impiego congiunto di un Digital Export Manager e dell’E-commerce. Nel servizio Gefo (Gestione Finanziamenti online) della Regione Lombardia, le pmi lombarde possono beneficiare di un voucher fino a 25.000 euro per l’adozione di tecnologie 4.0 a valere su un plafond di 3,8 milioni di euro. Per sapere se e come presentare la domanda e per avere altre informazioni rivolgetevi ai professionisti di Studio Riitano.

Garanzia Giovani, un modo per incentivare il lavoro giovanile

Nei finanziamenti online Regione Lombardia figura anche un’iniziativa concreta di inserimento nel mondo del lavoro per i giovani. Il programma è stato lanciato dalla Commissione europea a favore degli Stati membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%. Il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile Gefo Garanzia Giovani, lanciato nel 2014, è giunto alla seconda fase del suo programma ed è aperto a giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni.

In particolare le opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro attraverso percorsi personalizzati sono pensate per i ragazzi che non studiano né hanno un’occupazione (i cosiddetti NEET, Not engaged in Education, Employment or Training). Come può un’impresa aderire al programma? Contattate Studio Riitano.

congedo per lutto
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Congedo per lutto, quando è possibile richiederlo e in cosa consiste

In caso di morte del coniuge, del convivente o di un parente stretto, entro il secondo grado, i dipendenti possono usufruire del congedo per lutto. Quest’ultimo rientra nell’elenco dei permessi retribuiti, previsti sia nel settore pubblico, sia in quello privato.

Congedo per lutto: come richiederlo

I giorni di congedo per lutto a cui un dipendente ha diritto nell’arco di un anno sono 3. Devono essere usufruiti entro una settimana dal decesso del familiare. Nel computo dei giorni di permesso non sono considerati i giorni festivi né quelli non lavorativi. Il lavoratore che è costretto ad assentarsi a causa del decesso di un familiare e deve richiedere il permesso retribuito per lutto ha l’obbligo di avvertire tempestivamente il datore di lavoro.

Nella comunicazione vanno indicati i giorni di permesso che si vogliono utilizzare. Al rientro al lavoro, il dipendente deve consegnare al datore di lavoro la documentazione relativa al decesso del parente. A corredo va aggiunta anche un’autocertificazione o la certificazione rilasciata dal Comune. Per ulteriori chiarimenti richiedete una consulenza agli esperti di Studio Riitano, specializzati in diritto del lavoro.

Permessi lutto per suoceri: quando sono consentiti?

I giorni di astensione dal lavoro tramite congedo per lutto spettano in caso di morte o grave infermità di un parente stretto, ovvero entro il secondo grado di parentela, quindi per figli, genitori, fratelli, sorelle, nipoti, nonni. I permessi retribuiti spettano anche in caso di morte o grave infermità del coniuge o del convivente stabile (a condizione che la convivenza risulti da certificazione anagrafica).

Diversa è la situazione per i permessi per lutto zio o suoceri che, di norma, non sono previsti. Tuttavia alcuni ccnl includono questa possibilità, estendendo questo tipo di permessi agli affini entro il primo grado, in cui rientrano i genitori del proprio coniuge. È il caso, per esempio, di alcuni contratti collettivi dei dipendenti pubblici, per esempio presso Ministeri, Regioni e autonomie locali e il comparto sanità. Contattate Studio Riitano.

ammortizzatori sociali
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Ammortizzatori sociali, tutte le novità della Riforma nella Legge di Bilancio 2022

L’INPS ha illustrato le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234) in materia di ammortizzatori sociali, ovvero gli strumenti a cui devono ricorrere le aziende in stato di crisi e per le quali occorre una riorganizzazione della struttura e conseguentemente un ridimensionamento dei costi.

Riforma degli ammortizzatori sociali: principali novità

Nella Circolare Inps n. 18 del 1° febbraio 2022 sono riportate nuove disposizioni che riguardano gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro contenuto nel D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 148.

Sono inoltre riportate nuove norme in materia di trattamenti di integrazione salariale introdotti dal Decreto Sostegni ter (D.L. 27 gennaio 2022, n. 4, art. 7) in favore dei datori di lavoro operanti in specifici settori di attività.

La riforma degli ammortizzatori sociali prevede innanzitutto un ampliamento della platea dei destinatari delle integrazioni salariali. Nello specifico strumenti come la CIGO, la CIGS, i Fondi di solidarietà bilaterali e il FIS sono estesi anche ai lavoratori a domicilio e agli apprendisti.

Inoltre, viene ridotta da 90 a 30 giorni l’anzianità minima di effettivo lavoro che i lavoratori devono possedere per poter beneficiare dell’integrazione. Come ci si regola per l’importo dei trattamenti per i periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa? Vi spiegano tutto gli esperti dello Studio Riitano che offrono numerosi servizi in materia di diritto del lavoro.

Legge di Bilancio 2022, le principali novità

L’espressione “ammortizzatori sociali” fa riferimento a una serie di misure che mirano a offrire sostegno economico ai lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. La loro riforma, contenuta nella Legge di Bilancio 2022, prevede che le modifiche apportate producano effetti sulle richieste di trattamenti per i quali l’inizio della riduzione o sospensione dell’attività lavorativa si colloca a partire dal 1° gennaio 2022.

Nel calcolo della dimensione aziendale devono essere compresi tutti i lavoratori, inclusi i dirigenti, i lavoratori a domicilio e gli apprendisti (di tutte le tipologie) che prestano la propria attività con vincolo di subordinazione sia all’interno sia all’esterno dell’azienda.

Sono introdotte alcune novità per CIGO e, soprattutto, per CIGS, sia per quanto riguarda datori di lavoro e alcune tipologie di imprese sia per la platea di lavoratori che possono beneficiarne. Viene inoltre ridefinita la riorganizzazione aziendale relativamente alla causale ammessa e al programma di recupero occupazionale relativo. Contattate Studio Riitano.