Il 18 novembre 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Aiuti Quater che presenta varie novità per le imprese e i professionisti. Le misure previste hanno l’obiettivo di contrastare la crisi energetica, i rincari sui prezzi del carburante e l’inflazione in continua crescita.
Decreto Aiuti Quater e crediti d’imposta
Il Decreto Aiuti Quater si colloca nel solco dei precedenti decreti “aiuto”. Il provvedimento da un lato proroga alcune delle disposizioni presenti già in altri testi, come, ad esempio, i bonus per le imprese energivore, gasivore, non energivore e non gasivore. Questi incentivi ora vengono estesi anche a dicembre 2022.
Dall’altro, il Decreto Aiuti Quater interviene su alcune importanti disposizioni. Il superbonus, per esempio, sarà abbassato, dal 2023, al 90% ma con alcune eccezioni, come quelle relative ai lavori con CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata).
Per quanto riguarda i crediti di imposta riconosciuti alle imprese per compensare, almeno in parte, i maggiori oneri sostenuti per l’acquisito di energia elettrica e gas naturale, previsti per i mesi di ottobre e novembre 2022 dal Decreto Aiuti ter (art. 1, D.L. n. 144/2022) vengono estesi anche al mese di dicembre 2022 nelle medesime misure (art. 1). Richiedete una consulenza legale agli esperti di Studio Riitano.
Decreto Aiuti Quater, bonus dipendenti e tetto al contante
Ci sono anche altre novità contenute nel Decreto Aiuti Quater. In questo provvedimento per il 2022 viene innalzato il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti fringe benefit aziendali ossia bonus dipendenti accessori fino a 3 mila euro. È una misura che punta a rendere più pesanti gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).
Sono previste anche la proroga del taglio delle accise e la possibilità per le aziende di richiedere la rateizzazione delle bollette, e un contributo fino a 50 euro per gli esercenti che acquistano un registratore telematico, nonché un intervento a sostegno del terzo settore e l’esenzione delle imposte di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi a favore delle popolazioni colpite da emergenze.
Infine, dal 1° gennaio 2023 il limite per il pagamento dei contanti passa a 5.000 euro. Il tetto così definito dovrebbe essere inserito nella Legge di Bilancio 2023. Contattate Studio Riitano, specializzato nel diritto del lavoro.