Si avvicina il 30 giugno, di conseguenza si avvicina la scadenza del termine per presentare la domanda per l’Anf.
Cos’è l’Anf? Non è di certo l’acronimo di una azienda, bensì è l’acronimo di assegno ai nuclei familiari
L’assegno ai nuclei familiari, come recita il regolamento dell’Inps, è una prestazione a sostegno delle famiglie dei lavoratori dipendenti e dei titolari di prestazione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria, che abbiano un reddito complessivo sotto le fasce stabilite ogni anno per legge. La sussistenza del diritto e l’importo dell’assegno dipendono dal numero dei componenti, dal reddito e dalla tipologia del nucleo familiare.
L’Anf, che copre un periodo temporale che va dal primo luglio al 30 giugno dell’anno successivo, viene rivalutato in base all’inflazione. Quest’anno gli importi sono stati alzati del 2,7%.
Abbiamo scritto che una degli elementi essenziali per la richiesta dell’assegno è il reddito. Esso
è costituito dalla somma dei redditi del richiedente e dei familiari che concorrono alla composizione del nucleo, nell’anno solare precedente il primo luglio dell’anno per il quale viene richiesto l’ assegno e vale per la corresponsione fino al 30 giugno dell’anno successivo. I redditi da considerare sono quelli superiori a 1.032 euro lordi annui assoggettabili all’Irpef o di qualsiasi natura, compresi gli interessi dei conti correnti bancari e postali, e gli interessi dei titoli di Stato. Il reddito familiare deve essere composto per almeno il 70% da proventi da lavoro subordinato.
Il diritto alla prestazione esiste anche nel caso di redditi alti, pur in presenza di un consistente numero di componenti del nucleo familiare. L’assegno, seppure modesto, è previsto infatti fino alla somma di 105.537,35 euro lordi l’anno, per famiglie con almeno sette componenti. Sono molti i casi di lavoratori che non fanno richiesta dell’assegno pensando di non averne diritto. E la legge prevede anche la possibilità di avere gli arretrati. La prescrizione scade dopo 5 anni. La richiesta di eventuali arretrati va fatta al datore di lavoro o all’Inps.
Di seguito riportiamo il link con indicazioni utili al lavoratore che voglia chiedere l’autorizzazione ANF, per chiarire quando e come inoltrare la richiesta all’INPS e quali documenti sono da allegare alla domanda.