Con la circolare INPS 7 giugno 2019, n. 85 l’Istituto ha fornito vari chiarimenti sui requisiti, sugli importi e sulle modalità di accesso al Bonus Bebè Inps, ovvero all’assegno di natalità per il 2019.
Il beneficio, assegnato per un periodo di tre anni a favore dei nati o dei minori adottati nel triennio 2015-2017, è stato in seguito riconosciuto soltanto per la durata di un anno anche per i nati o adottati nel 2018. È stato quindi esteso anche ai nati o adottati dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019, fino al compimento del primo anno di età o di ingresso nel nucleo familiare.
Bonus bebè 2019: i requisiti principali per ottenerlo
In aggiunta al bonus mamme, il bonus bebè Inps è un altro contributo a supporto delle donne che partoriscono e hanno un basso reddito. La sua durata è pari al primo anno di vita del figlio. Per la sua applicazione è stato previsto anche un aumento dell’importo del 20% in caso di figlio nato o adottato nel 2019 successivo al primo e sono stati fissati i limiti di spesa, a 204 milioni di euro per il 2019 e a 240 milioni per il 2020. L’importo maggiorato del 20% si applica anche ai parti gemellari. I requisiti del bonus bebè 2019? Il bonus bebè viene riconosciuto nel rispetto di parametri fondamentali, quelli di reddito certificato mediante il modello ISEE. Per poter fare domanda di bonus bebè 2019 l’Isee non si deve riportare un reddito superiore ai 25.000 euro. Fino a tale soglia, si ha diritto ad un assegno di natalità di importo base pari ad 80 euro per un massimo di 12 mesi, (960 euro annui); con la maggiorazione, 96 euro al mese per un massimo di 12 mesi (1.152 euro annui). Nel caso in cui, invece, il valore non sia superiore a 7.000 euro annui, il bonus ammonta a 160 euro al mese per un massimo di 12 mesi (1.920 euro annui); con la maggiorazione, 192 euro al mese per un massimo di 12 mesi (2.304 euro annui). La circolare contiene le istruzioni in caso di perdita di uno dei requisiti e se serve presentare una nuova domanda nei casi di rettifica dell’ISEE.
Bonus Bebé 2019 e Bonus mamme disoccupate: differenza
La domanda per il Bonus Bebè 2019 per un figlio nato, affidato o adottato tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2019 andava presentata entro il 13 giugno. Può essere comunque presentata anche dopo questa data: l’assegno decorrerà dalla data di presentazione della domanda. Deve essere trasmessa in via telematica, una sola volta per ciascun figlio nato o adottato o in affidamento preadottivo. Diverso dal bonus bebè è il bonus mamme disoccupate, il cosiddetto assegno di maternità dei comuni. È un importo a cui ha diritto la madre disoccupata. Va richiesto non all’INPS, ma direttamente al comune di residenza ed è pari a un importo di 1.545,55 euro. Spetta a chi ha l’ISEE che non supera i 32.222,66 annui, se il nucleo familiare è composto solo da tre persone. In caso di famiglie composte da più di tre elementi, la maggiorazione dell’ISEE di riferimento si calcola come indicato dal decreto 337/2001. Hai dubbi? Fatti assistere dagli esperti dello Studio Piga Riitano.