Per tutti i collaboratori domestici, ovvero “gli addetti ai servizi domestici che prestano la loro opera, continuativa e prevalente, di almeno 4 ore giornaliere presso lo stesso datore di lavoro, con retribuzione in denaro o in natura”, è obbligatoria l’iscrizione alla Cassa Colf: si tratta di una cassa prevista dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico che serve a fornire trattamenti previdenziali, assistenziali, sanitari e assicurativi a tutti gli iscritti che, per quanto riguarda l’Italia, superano gli 850.000 secondo i dati forniti dall’Osservatorio INPS. In base al contratto, sia il datore di lavoro che il collaboratore domestico devono essere iscritti alla Cassa.
Contributi Inps colf 2019: cosa è necessario fare?
L’iscrizione alla Cassa Colf prevede che il pagamento dei contributi previdenziali rimanga sia a carico del datore di lavoro che del lavoratore, secondo le scadenze previste dall’Inps e cioè con cadenza trimestrale.
l contributi alla Cassa vengono quantificati nella misura di € 0,03 per ogni ora retribuita e ripartiti come di seguito:
€ 0,01 a carico del lavoratore
€ 0,02 a carico datore di lavoro.
Il versamento deve essere effettuato dal datore di lavoro, trattenendo in busta paga i contributi alla Cassa a carico del collaboratore, insieme ai contributi Inps colf 2019.
Malattia colf a ore: chi paga?
In caso di malattia colf a ore o di necessità di assistenza sanitaria, i collaboratori domestici iscritti alla Cassa Colf hanno diritto ad una serie di prestazioni, tra cui: diaria giornaliera di € 30,00 in caso di ricovero o convalescenza, rimborso ticket sanitari, trattamenti medico sanitari per forme oncologiche, indennità in caso di grandi interventi chirurgici, rimborso spese nel periodo di gravidanza per un massimo di € 1.000, rimborso spese per trattamenti fisioterapici, per protesi ortopediche e ausili medici ortopedici.