Si parla molto di “tassa piatta” e in tanti si chiedono cos e la flat tax, un tema che riemerge a ogni campagna elettorale. Se ne discute parecchio anche in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre, in Italia.
Flat tax per le partite Iva: come funziona
La “tassa piatta” prevede un’aliquota unica che appiattisce la progressività dell’imposta dovuta. Ma esattamente cos’è la flat tax? È una misura fiscale che, contrapponendosi a un sistema di tassazione progressivo Irpef con aliquote a scaglioni, stabilisce un’imposizione fiscale comune per tutti coloro che si trovano sotto una determinata fascia di reddito fissata dalla legge. In Italia attualmente c’è la flat tax per partite Iva, con aliquota al 15% per i redditi fino a 65mila euro.
Se lo stesso modello di tassazione fosse applicato, in via generale, ai lavoratori dipendenti, sparirebbero i quattro livelli di imposizione esistenti. Chi ha redditi alti continuerebbe a pagare, in cifra assoluta, più di chi ha un basso stipendio mensile, ma verrebbe cancellato l’attuale meccanismo progressivo che chiede un maggior contributo percentuale a chi guadagna molto. Chiedete una consulenza in materia di diritto del lavoro a Studio Riitano.
“Tassa piatta” per professionisti e pro e contro
Una volta compreso cos è la flat tax, restano da capire vantaggi e svantaggi. Il vantaggio maggiore di questa misura andrebbe ai redditi più alti, che con l’attuale divisione in scaglioni pagano più tasse. I dipendenti sarebbero avvantaggiati rispetto, a parità di reddito, ai forfettari di oggi.
La Flat tax per professionisti e imprenditori individuali titolari di con partita Iva sarebbe un vantaggio per gli interessati, rispetto al regime ordinario. Ma questi stessi soggetti perderebbero ogni deduzione prevista per le persone fisiche. La tassa piatta, dunque, converrebbe soprattutto a chi non usufruisce di detrazioni fiscali.
Con l’introduzione della flat tax per tutte le categorie lavorative, il sistema fiscale si semplificherebbe, tuttavia occorrerebbe introdurre dei correttivi, per evitare – per esempio – che chi oggi non paga tasse, avendo un reddito molto basso si trovi a doverle versare. L’effetto finale sarebbe un calo generalizzato delle imposte. E, di conseguenza, sarebbe necessario indicare coperture per parecchi miliardi nei conti pubblici. Si ridurrebbe l’evasione, come ritengono i sostenitori della flat tax? Molto, in realtà, dipende da come potrebbe essere attuata la tassa piatta e da quale percentuale verrebbe richiesta. Contattate Studio Riitano.