Lo stato di disoccupazione è presente in tutte le forme di sostegno al reddito in caso di perdita involontaria del lavoro (NASpI, DIS-COLL) che lo richiedono come requisito necessario. La conservazione dello stato di disoccupazione è necessaria per continuare ad accedere alle forme di sostegno al reddito in caso di perdita involontaria del lavoro. Ma ci sono casi in cui può essere sospeso o viene perso del tutto.
Sospensione dello stato di disoccupazione: quando avviene
Se una persona che ha rilasciato la DID, ovvero la Dichiarazione di immediata disponibilità, continua a non avere un lavoro, per mantenere la conservazione dello stato di disoccupazione deve presentarsi al CIP, Centro per l’impiego, quando viene convocata e partecipare alle attività concordate nel Patto di Servizio personalizzato. È tenuta a giustificare un’eventuale assenza il prima possibile con documentazione scritta, se esiste un reale impedimento (es. malattia, infortunio ecc.). La sospensione dello stato di disoccupazione avviene nel caso in cui il lavoratore accetti un’offerta di lavoro subordinato fino a 6 mesi. L’anzianità nello stato di disoccupazione riprende a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro che ha determinato la sospensione.
Perdita dello stato di disoccupazione: quando e perché
Ci sono determinate situazioni in cui la persona non può più mantenere per legge la conservazione dello stato di disoccupazione, che quindi decade. Capita nei casi previsti dal D.Lgs 150/2015, se l’interessato non risponde, senza giustificazione (ossia malattia, infortunio, gravidanza e altri casi di impedimento riconosciuti dalla legge), alla convocazione del Centro per l’Impiego per attività di formazione, percorsi di formazione o altre politiche attive concordate nel patto di servizio. Si verifica una perdita dello stato di disoccupazione se il cittadino rifiuta, senza giustificazione, una congrua offerta di lavoro da parte del Centro per l’impiego, se viene assunto con un contratto a tempo indeterminato o con un contratto a tempo determinato di più di 6 mesi e se intraprende un’attività di lavoro autonomo di qualsiasi durata. Potrà rilasciare una nuova DID solo dopo la cessazione dell’attività lavorativa. Per ulteriori chiarimenti contatta gli esperti dello Studio Piga Riitano.