Congedo matrimoniale Inps: quanto dura e come richiederlo

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I lavoratori e le lavoratrici dipendenti che contraggono un matrimonio avente validità civile hanno diritto ad un periodo di astensione lavorativa retribuito: il congedo matrimoniale. L’Inps provvede a coprire una retribuzione pari a 7 giorni di lavoro, mentre il datore di lavoro integra l’importo per un massimo di 15 giorni di congedo, in base al Ccnl di riferimento. Generalmente il congedo inizia con il giorno del matrimonio, ma è possibile usufruirne entro 30 giorni dalla data del matrimonio. 

La richiesta di congedo matrimoniale

Per effettuare la richiesta di congedo matrimoniale è necessario presentare al proprio datore di lavoro, entro 60 giorni, la certificazione di matrimonio civile: il congedo, infatti, non è consentito per il solo rito religioso. È diritto di entrambi i coniugi richiedere il congedo matrimoniale all’Inps, se lavoratori dipendenti: l’ente previdenziale riconoscerà a entrambi la retribuzione stabilita dal singolo contratto di lavoro. Per chi si sposa all’estero, è necessario documentare la residenza in Italia e acquisire lo stato di coniugato valido per la legge italiana. È possibile fare richiesta di congedo matrimoniale anche per seconde o terze nozze, in caso di divorzio o di decesso del coniuge.

Calcolo congedo matrimoniale Inps

Per il congedo matrimoniale, l’Inps provvede a coprire una retribuzione pari a 7 giornate lavorative su un totale di 15, che vengono anticipate dal datore di lavoro insieme alla restante retribuzione. Per effettuare il calcolo del congedo matrimoniale, l’Inps si basa sul contratto di lavoro subordinato sottoscritto dal lavoratore, sia questo dipendente da un’azienda, da una società o da una cooperativa.

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