Con la legge di conversione del Decreto Lavoro arrivano novità importanti sulle regole relative ai fringe benefit. Questi cambiamenti portano a nuovi limiti per la non imponibilità dell’agevolazione, concessa ai lavoratori dipendenti da parte dei datori di lavoro. I fringe benefit per i dipendenti sono una retribuzione per beni e servizi aggiuntivi alla retribuzione in busta paga. In questo articolo vedremo nel dettaglio in cosa consistono e gli ultimi aggiornamenti in merito.
Fringe benefit in busta paga: cosa sapere
I fringe benefit sono delle somme relative all’uso di beni e servizi, affiancate alla retribuzione principale del lavoratore dipendente. Si tratta quindi di una retribuzione in natura, concessa dal datore di lavoro, che può essere fornita sotto forma di beni e servizi oppure in denaro.
Durante il 2023 sono state introdotte novità importanti in merito ai fringe benefit in busta paga. Queste somme, che riguardano l’uso di beni e servizi affiancanti alla retribuzione principale del lavoratore, non formano il reddito del lavoratore. Ne consegue che gli importi in busta paga, se attribuiti entro il tetto massimo stabilito, non vengono tassati, a favore del lavoratore dipendente.
Oltre a questo vantaggio per i dipendenti, la concessione di fringe benefit comporta benefici anche per il datore in quanto sono deducibili nella loro interezza.
Nello specifico, il datore può portare le somme in deduzione ma ci sono delle eccezioni legate agli autoveicoli, ai servizi di mensa e di buoni pasto, alle abitazioni concesse ai dipendenti e ai prestiti.
Fringe benefit dipendenti: le novità del 2023
A seguito dell’introduzione del Decreto Lavoro, in vigore dallo scorso 5 maggio, per i fringe benefit è prevista una soglia di non imponibilità maggiore per tutto il 2023, essendo salita a 3mila euro nel caso dei lavoratori dipendenti che hanno figli a carico. Per quest’ultimi nella franchigia di esenzione sono incluse le somme che il datore ha erogato o rimborsato per il pagamento delle utenze domestiche.
Gli importi che non rientrano nella nuova tassazione sono pari a 258,23 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti.
L’innalzamento della soglia dei fringe benefit non è l’unica novità per il 2023: è stata, infatti, prolungata anche per quest’anno l’erogazione ai lavoratori dipendenti di buoni per l’acquisto di carburante – o titoli affini – per massimo 200 euro. Unica differenza rispetto allo scorso anno è che l’esenzione è soltanto fiscale e non anche contributiva.
Grazie alla circolare numero 23 del 1 agosto 2023 dell’Agenzia delle Entrate sono stati forniti dei chiarimenti in merito alle modifiche eseguite per l’agevolazione. Ma come richiedere la nuova agevolazione in busta paga? Per ottenerla a 3mila euro il lavoratore deve presentare al datore una dichiarazione relativa al rispetto dei requisiti del figlio. In particolare, è necessario indicare il codice fiscale del figlio o dei figli a carico. In merito alla comunicazione il lavoratore e il datore possono mettersi liberamente d’accordo tra loro sulla modalità.
Fringe Benefit in busta paga: tipologie e altri dettagli utili da conoscere
L’Agenzia delle Entrate ha fornito delle precisazioni sul rapporto tra fringe benefit e bonus carburante. In linea generale i fringe benefit rappresentano un’agevolazione diversa rispetto al bonus carburante, come previsto dell’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5. In questo 2023, accanto agli importi che rientrano nei limiti dei fringe benefit, di 3.000 euro o di 258,23 è prevista anche la concessione dei buoni benzina per 200 euro.
Tra gli altri fringe benefit in busta paga troviamo quelli relativi alle auto aziendali e ai buoni pasto, le cui somme non formano reddito se l’importo giornaliero non supera i 4 euro oppure se l’importo non supera gli 8 euro, nel caso in cui tali buoni siano in forma elettronica. Altri fringe benefit riguardano i fabbricati concessi al dipendente, i beni e servizi ceduti gratuitamente al dipendente, le polizze sanitarie e i prestiti concessi al dipendente.
Per avere maggiori informazioni sui fringe benefit in busta paga o se state cercando un consulente del lavoro contattate lo studio Riitano.