Se una persona fisica o giuridica possiede un credito può cederla a una terza parte. Con cessione dei crediti di imposta si fa riferimento a un accordo tra chi cede il credito, ovvero il creditore, e una terza parte. Il credito può essere ceduto per intero o in forma parziale.
Cessione del credito: Ecobonus
Anche nel caso di opere e lavori nel campo dell’edilizia, la cessione dei crediti di imposta può essere disposta in favore dei fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi di altri soggetti (che possono essere persone fisiche, esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti) o di istituti di credito e intermediari finanziari. I crediti d’imposta, che non sono oggetto di ulteriore cessione, sono utilizzati in compensazione attraverso il modello F24.
Si può fruire del credito di imposta per Ecobonus secondo la stessa ripartizione in quote annuali con cui sarebbe stata utilizzata la detrazione fiscale riconosciuta per i lavori di cui stiamo parlando. La quota di credito può essere fruita negli anni successivi? Può essere richiesta a rimborso? L’Ecobonus è compatibile o no con il Bonus Mobili? Per chiarirvi dubbi simili e per altre delucidazioni potete chiedere una consulenza legale ai consulenti del lavoro dello Studio Riitano.
Cessione del credito 110: Superbonus
Da alcuni anni, ormai, sono in vigore delle detrazioni relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (il già citato Ecobonus) e quelli di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli antisismici (Sismabonus).
Per questi è prevista, in alternativa, la cessione dei crediti di imposta. È quello che accade anche nel caso del Superbonus, l’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.
La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione, prevedendo scadenze diverse a seconda dei soggetti che si fanno carico delle spese consentite. In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per la cessione del credito 110, corrispondente alla detrazione che spetterebbe, o per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura). Contattate Studio Riitano.