Cosa deve contenere il cococo, il contratto di collaborazione coordinata e continuativa

Contratto-cococo

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Quando si parla di contratto cococo, noto anche come contratto collaborazione coordinata e continuativa, si fa riferimento a una tipologia contrattuale ibrida applicata a lavoratori che vengono inquadrati a metà strada tra il lavoro dipendente e il lavoro autonomo.

Ma che tipo di contratto è il CoCoCo? Come vengono pagati i co co co e come funzionano? In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande sul contratto di collaborazione.

Contratto co co co: significato e caratteristiche

I lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa lavorano in piena autonomia operativa, non sono sottoposti a vincoli di subordinazione e hanno un rapporto unitario con chi commissiona loro il lavoro.

Ciò significa che pur non essendo dipendenti assunti a tempo indeterminato o determinato, sono inseriti nell’unità aziendale e rientrano a pieno titolo nel ciclo produttivo del committente.

Due sono le principali caratteristiche previste dal modello contratto cococo: l’autonomia del lavoratore, che può decidere tempi e modalità d’esecuzione della commessa sebbene sia autorizzato a impiegare anche i mezzi del committente, e la continuità del rapporto professionale, che differenzia il vincolo tra i due contraenti da quello della collaborazione occasionale.

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Contratto cococo: vincoli e stipendio

Com’è regolato lo stipendio per un lavoratore con un contratto di collaborazione cooridnata continuativa? La retribuzione deve essere corrisposta in forma periodica e prestabilita su base mensile o oraria, sulla base di un’attività coordinata e continuativa senza vincoli d’orario di lavoro fisso.

I redditi percepiti dai lavoratori sono assimilabili a quelli di lavoro dipendente anche ai fini contributivi in un contratto cococo sono per due terzi a carico del committente e per un terzo a carico del collaboratore. È il committente che ha per intero l’obbligo di versamento. Dunque dalla busta paga sarà trattenuta anche la quota dovuta dal lavoratore, ricoprendo il ruolo di sostituto d’imposta.

Quando scatta l’applicazione della disciplina del rapporto di lavoro subordinato al posto di un cococo? Cosa prevede in materia il Jobs Act del 2015? Contattate Studio Riitano.

Contratto di collaborazione, Fac simile busta paga

Se si desidera calcolare lo stipendio di un lavoratore a collaborazione coordinata e continuativa bisogna prendere in considerazione principalmente tre aspetti:

  1. l’imponibile, che è pari al compenso lordo al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, ricordando che nelle collaborazioni coordinate e continuative (a progetto e non) e figure assimilate il contributo è per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore;
  2. l’IRPEF lorda, a cui viene sottratta la detrazione spettante per il lavoro dipendente e le eventuali detrazioni spettanti per familiari a carico, ricavando così l’IRPEF netta;
  3. le addizionali regionali e comunali

A questo punto possiamo ricavare la “formula” per calcolare lo stipendio di un lavoratore a cococo, che sarà: stipendio lordo meno IRPEF netta e le addizionali.

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