Per salario minimo s’intende quella retribuzione su base oraria, giornaliera o mensile a cui ha diritto ogni singolo lavoratore secondo il contratto collettivo della categoria di riferimento. Azienda e dipendente sono liberi di prevedere, nel contratto individuale di lavoro, anche il superminimo assorbibile in aggiunta al minimo contrattuale.
Facciamo conto che, in un Contratto Collettivo Nazionale, sia previsto che un dipendente debba percepire almeno 2.000 euro lordi. Se il datore di lavoro ne concede 2.500, vorrà dire che il superminimo individuale è pari a 500 euro.
Superminimo individuale: che cos’è
Ma cosa s’intende con superminimo? Il superminimo, dunque, è un elemento accessorio della retribuzione base, previsto dal contratto individuale di lavoro in considerazione di specifiche qualità personali del lavoratore, ovvero capacità, competenze, livello di produttività. Il superminimo assorbibile può essere assorbito ovvero ridotto, in tutto o in parte, da un successivo aumento dei minimi retributivi.
Il superminimo può anche essere non assorbibile, ma qual è la differenza tra i due? Il superminimo viene definito non assorbibile se è previsto da una clausola specifica del contratto individuale di lavoro, o dal contratto collettivo applicato o, ancora, è collegato a particolari meriti o ad una maggiore onerosità della mansione svolta dal lavoratore e quindi si configura come compenso speciale.
Il superminimo concorre alla formazione della base imponibile per il calcolo dei contributi previdenziali e fiscali? Le parti possono decidere, mediante accordo, di eliminare o ridurre la quota retributiva pattuita in precedenza? Richiedete una consulenza allo Studio Riitano, esperto nel diritto del lavoro.
Superminimo aziendale: quando non è assorbibile
In base alla definizione che la legge dà del superminimo assorbibile c’è la possibilità che questa quota resti assorbita, per l’appunto, nell’aumento dei minimi contrattuali determinato dal rinnovo del contratto collettivo oppure dal passaggio di livello del lavoratore.
Molte aziende e dipendenti si chiedono però se il superminimo individuale possa essere assorbito anche dagli scatti di anzianità o dai compensi aggiuntivi fondati su un titolo proprio di erogazione. A questo proposito si è pronunciata la Corte di Cassazione.
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Superminimi: come capire la differenza tra superminimo assorbibile e non assorbibile
Poniamo che un dipendente percepisca uno stipendio base di 1000 euro con un superminimo di 500 euro: a fine mese riceverà 1500 euro lordi. A questo punto, se il superminimo è assorbibile, qualora ci fosse un aumento della paga base (per esempio a 1100) da parte della CCNL, esso diminuirà a 400 euro così da ottenere nuovamente un totale di 1500.
D’altra parte, se il superminimo non è assorbibile e se viene aumentata la paga base a 1100 euro, esso rimarrà invariato, nel nostro caso facendo ricevere al dipendente un totale di 1600 euro.
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