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Congedo matrimoniale

Congedo matrimoniale seconde nozze blog
news
Congedo matrimoniale seconde nozze, cosa cambia?

Tutti i lavoratori dipendenti che si sposano con effetti civili hanno diritto a un periodo di sospensione giustificata dal lavoro. Congedo matrimoniale e seconde nozze: questa tipologia di permesso retribuito vale anche quando il dipendente convola a nozze per la seconda volta. 

Congedo matrimoniale, quanti giorni per le seconde nozze? Durata e condizioni 

Ma quanto durano le ferie per matrimonio? La durata del congedo matrimoniale per seconde nozze, come per le prime, è di 15 giorni di calendario, non lavorativi. Nel conteggio sono inclusi anche i sabati, le domeniche e i giorni festivi. Il congedo matrimoniale va fruito in modo consecutivo, non frazionabile.

Il periodo di congedo per matrimonio si inizia a calcolare a partire dalla data di celebrazione delle nozze oppure si calcola entro 30 giorni dal matrimonio quando non sia possibile usufruirne nell’immediatezza per esigenze aziendali.

Alla licenza matrimoniale seconde nozze hanno diritto tutti i lavoratori che hanno un rapporto professionale che dura da almeno una settimana. Questo tipo di permesso retribuito, invece, non è riconosciuto ai lavoratori in prova.

Ci sono differenze, per le ferie matrimoniali, tra dipendenti del settore pubblico e quelli del settore privato? Per ulteriori chiarimenti e delucidazioni rivolgetevi agli esperti di Studio Riitano. 

Congedo seconde nozze: permessi matrimoniali e ccnl 

In Italia la normativa in materia di congedo matrimoniale, seconde nozze incluse, risale agli anni Trenta. Le disposizioni riguardanti le modalità per usufruire di questo permesso sono disciplinate dai Contratti Collettivi Nazionali, che regolano i rapporti di lavoro, e dalle circolari INPS. La richiesta di permesso per matrimonio deve essere effettuata dal lavoratore al datore di lavoro, con un preavviso dato almeno 6 giorni prima della data di matrimonio.

Nella domanda devono essere indicati la data del matrimonio stessa e il periodo in cui si intende fruire dello stesso. Per il congedo matrimoniale seconde nozze, ccnl specifici prevedono un preavviso di 10 o 15 giorni. Nel ccnl commercio il congedo parte dal terzo giorno antecedente le nozze.

Per essere sicuri di non sbagliare, quando si parla di permessi matrimoniali, occorre controllare cosa prevede il contratto nazionale del lavoro di riferimento della propria categoria professionale. Al rientro al lavoro il dipendente è tenuto, entro 60 giorni, a fornire al datore una copia del certificato di matrimonio.

Contattate Studio Riitano, specializzato in diritto del lavoro per aziende, imprenditori e freelance.

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Congedo matrimoniale Inps: quanto dura e come richiederlo

I lavoratori e le lavoratrici dipendenti che contraggono un matrimonio avente validità civile hanno diritto ad un periodo di astensione lavorativa retribuito: il congedo matrimoniale. L’Inps provvede a coprire una retribuzione pari a 7 giorni di lavoro, mentre il datore di lavoro integra l’importo per un massimo di 15 giorni di congedo, in base al Ccnl di riferimento. Generalmente il congedo inizia con il giorno del matrimonio, ma è possibile usufruirne entro 30 giorni dalla data del matrimonio. 

La richiesta di congedo matrimoniale

Per effettuare la richiesta di congedo matrimoniale è necessario presentare al proprio datore di lavoro, entro 60 giorni, la certificazione di matrimonio civile: il congedo, infatti, non è consentito per il solo rito religioso. È diritto di entrambi i coniugi richiedere il congedo matrimoniale all’Inps, se lavoratori dipendenti: l’ente previdenziale riconoscerà a entrambi la retribuzione stabilita dal singolo contratto di lavoro. Per chi si sposa all’estero, è necessario documentare la residenza in Italia e acquisire lo stato di coniugato valido per la legge italiana. È possibile fare richiesta di congedo matrimoniale anche per seconde o terze nozze, in caso di divorzio o di decesso del coniuge.

Calcolo congedo matrimoniale Inps

Per il congedo matrimoniale, l’Inps provvede a coprire una retribuzione pari a 7 giornate lavorative su un totale di 15, che vengono anticipate dal datore di lavoro insieme alla restante retribuzione. Per effettuare il calcolo del congedo matrimoniale, l’Inps si basa sul contratto di lavoro subordinato sottoscritto dal lavoratore, sia questo dipendente da un’azienda, da una società o da una cooperativa.