Il contratto di assunzione per sostituzione maternità è un contratto a tempo determinato, destinato ad interrompersi allo scadere del periodo di maternità concordato tra il datore di lavoro e il lavoratore congedato che gode del diritto alla conservazione del posto. L’assunzione del nuovo dipendente può precedere di un mese la data prevista per il congedo affinché questi riceva la dovuta formazione e l’affiancamento necessari per una corretta prosecuzione delle attività lavorative.
Contratto sostituzione maternità: durata e rinnovi
Come ogni contratto a tempo determinato, il Decreto Legge 145 del 2018, chiamato Decreto Dignità, ha previsto un rinnovo massimo di 36 mesi anche per il contratto sostituzione maternità: la durata del rapporto lavorativo, tuttavia, dipende dal periodo di congedo richiesto dal dipendente. Al termine del periodo di assunzione per sostituzione maternità può essere stipulato un rinnovo contrattuale, senza l’obbligo di attendere 20 giorni tra un contratto e l’altro previsto per gli altri contratti a tempo determinato.
Sgravi e agevolazione per sostituzione maternità
Per le aziende con meno di 20 dipendenti, la legge prevede una speciale agevolazione per sostituzione maternità: uno sgravio del 50% sui contributi che l’azienda è obbligata a versare per il primo anno di maternità o paternità. L’incentivo, dunque, è previsto per un massimo di dodici mesi e solo a fronte della produzione di una apposita autocertificazione che attesta l’assunzione di un numero totale di lavoratori dipendenti inferiore a 20 nonché la sottoscrizione di un contratto di assunzione per sostituzione maternità.