Tra i vari permessi di cui ha diritto il lavoratore dipendente ci anche quelli legati alla riduzione dell’orario di lavoro. I permessi rol in busta paga maturano ogni mese in base alle misure previste dal CCNL di categoria.
Ma che cosa s’intende per ROL busta paga? Che differenza c’è tra ROL e permessi? In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte le domande relative al tema!
Cosa si intende con ROL?
L’acronimo rol sta per “Riduzione Orario Lavorativo” ma in alcuni CCNL potrebbero essere chiamati permessi PAR, ovvero Permessi Annui Retribuiti.
La richiesta per lavorare con orario ridotto può essere avanzata dal dipendente per svolgere delle commissioni urgenti e per esigenze legate alla propria vita, senza obbligo di giustificazione e altre formalità. Questi casi figureranno come permesso ROL in busta paga e il lavoratore sarà pagato come una normale giornata di lavoro.
Che differenza c’è tra ROL e permessi?
Qual è allora la differenza tra Rol e permessi? La parola “permessi” include tutti i tipi di permessi mentre i ROL sono un tipo specifico di permessi ovvero le ore di astensione dal lavoro. I permessi rol ex festività, sono stabiliti dal CCNL di riferimento, che di solito prevedono ogni anno circa 32 ore di riposo normalmente retribuite.
I r.o.l. lavoro ex festività busta paga, nascono per compensare la perdita di ore e giorni di riposo a seguito dell’abolizione di feste religiose quali San Giuseppe, l’Ascensione, il Corpus Domini e SS. Pietro e Paolo.
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Permesso retribuito significato e quando si può chiedere
I ROL in busta paga sono permessi remunerati riconosciuti al dipendente, grazie ai quali può astenersi, per alcune ore dette ore ROL, dalla prestazione lavorativa ed essere comunque pagato. I rol goduti fanno parte dei diritti di cui possono usufruire tutti i lavoratori subordinati.
Questi permessi retribuiti possono essere richiesti al datore di lavoro in caso di ferie riconosciute in aggiunta a quelle già previste dal CCNL, di ritardi tollerati dal datore di lavoro, di uscita anticipata per disagi che possono verificarsi se l’azienda viene trasferita in un altro posto.
Il CCNL di riferimento dà indicazione anche su quanto vengono pagati i permessi non goduti entro fine anno. Il datore di lavoro può decidere se concedere o meno i permessi riduzione orario di lavoro ROL? Per chiarimenti contattate Studio Riitano.
Permessi CCNL Commercio
Facciamo ora l’esempio di due tipologie di permessi all’interno di uno dei contratti collettivi più comuni nel nostro paese: permessi studio e permessi lutto CCNL Commercio.
Permessi studio CCNL Commercio
Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Commercio prevede che le aziende diano permessi retribuiti ai lavoratori (non in prova) che frequentano o intendono frequentare corsi di studio compresi nell’ordinamento scolastico, nonché corsi regolari di studio per il conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore e per il conseguimento di diplomi universitari o di laurea o di master universitari promossi da università pubbliche o private legalmente riconosciute.
Ma quante ore di permesso studio può richiedere un lavoratore nel settore Commercio? Il CCNL parla chiaro: i dipendenti hanno diritto a richiedere permessi retribuiti per un massimo di 150 ore all’anno, per un totale di 450 ore nell’arco di tre anni. Inoltre, è possibile utilizzare le ore di permesso in un solo anno o distribuirle nell’arco del triennio.
Permessi lutto CCNL Commercio
Per quanto riguarda i permessi per lutto all’interno del CCNL Commercio, i dipendenti hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito all’anno in caso di decesso o grave malattia del coniuge, anche se legalmente separato, o del convivente, a patto che la convivenza stabile con il dipendente risulti da una certificazione anagrafica, o di un parente entro il secondo grado, anche se non convivente, o di un membro della famiglia anagrafica del dipendente stesso.
Per usufruire del permesso per lutto, il dipendente deve comunicare tempestivamente al datore di lavoro l’evento che lo ha motivato e i giorni in cui intende usufruire del permesso. Nel caso in cui il permesso sia richiesto per gravi malattie dei soggetti indicati, il dipendente deve presentare una documentazione idonea rilasciata da un medico. In caso di mancanza di documentazione, i giorni di permesso verranno detratti dalle ferie o dal monte ore dei permessi retribuiti.
I giorni di permesso possono essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall’accertamento della grave malattia o della necessità di specifici interventi terapeutici; i giorni festivi e non lavorativi non sono considerati come giorni di permesso.
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