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Benefit aziendali

Buoni pasto 2020
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Novità buoni pasto introdotte dalla legge di bilancio 2020

Nella Legge di Bilancio 2020, una delle principali novità che è stata introdotta riguarda i buoni pasto.  I ticket pasto, in formato cartaceo o elettronico, sono una delle modalità con cui il datore di lavoro può riconoscere servizi di ristoro ai propri dipendenti in sostituzione del servizio di mensa aziendale.

Buoni pasto: a chi spettano

I buoni pasto rientrano nei cosiddetti fringe benefits concessi dal datore di lavoro. Le aziende non sono obbligati a erogarli, a meno che questi strumenti non siano espressamente previsti nei contratti collettivi o nella contrattazione di secondo livello o individuale. Ma cosa sono esattamente i buoni pasto e a chi spettano? Consistono in documenti cartacei o elettronici che danno al lavoratore il diritto di ottenere, in esercizi convenzionati, la somministrazione di alimenti, bevande e prodotti alimentari pronti per il consumo per un importo pari al valore dello stesso buono. Possono essere dati a lavoratori subordinati o a coloro che hanno contratti di collaborazione. Possono essere assegnati anche se l’orario di lavoro non prevede la pausa pranzo? Incide la distanza tra la sede di lavoro e l’abitazione del dipendente o collaboratore? Per queste e altre domande richiedi una consulenza allo Studio Riitano, che offre diversi servizi a privati, aziende e imprenditori.

Buoni pasto: normativa 2020


In seguito alla Legge di Bilancio 2020 sono state introdotte delle novità per quanto riguarda i buoni pasto. Nel nuovo testo legislativo in materia sono contenute delle variazioni per quanto riguarda la detassazione sia dei buoni pasto cartacei sia di quelli elettronici. Nel primo caso, i ticket pasto possono essere detassati fino a 4 euro (in precedenza 5,29), nel secondo fino a 8 euro (in precedenza 7). Per i buoni pasto, la normativa prevede che, anche se soggetto, parzialmente, a contributi e tasse, il loro valore non sia considerato retribuzione. Possono configurarsi casi diversi, in base ai differenti contratti collettivi o aziendali? Per questo e altri quesiti, fai riferimento ai consulenti esperti del lavoro dello Studio Riitano. Contattali ora.

Buoni pasto: a chi spettano?
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Buoni pasto: a chi spettano?

I buoni pasto sono dei ticket sostitutivi del servizio di mensa aziendale. Possono essere in formato cartaceo o elettronico. A chi spettano i buoni pasto? È utile capire chi ne ha il diritto, come riceverli, quali sono gli importi e le regole in materia di tassazione.

Buoni pasto e normativa: cosa prevede la legge 

I ticket restaurant godono di una tassazione di favore: è prevista una soglia giornaliera esclusa da contributi e tasse, con vantaggi sia per i dipendenti che per le aziende. A chi spettano i buoni pasto? Ne hanno diritto i lavoratori subordinati, a tempo pieno o parziale, anche qualora l’orario giornaliero non preveda una pausa per il pasto e chi ha stipulato un rapporto di collaborazione (come il co.co.co.) con il committente. La normativa sui buoni pasto prevede che le aziende non siano obbligate ad erogarli, a meno che non sia espressamente previsti nei contratti collettivi o nella contrattazione di secondo livello o individuale. I ticket sono utilizzabili esclusivamente dal titolare, non sono cedibili né commercializzabili o convertibili in denaro. 

Buoni pasto: come averli e come utilizzarli 

Una volta appurato, per i buoni pasto, a chi spettano, e avendo capito chi ne ha il diritto o meno, resta da appurare come entrarne in possesso. I ticket restaurant vengono distribuiti dall’azienda. Comprendere, poi, come avere i buoni pasto è semplice. Al momento della stipulazione del contratto, è il datore di lavoro stesso che eroga o meno i buoni al lavoratore, cedendogli il blocchetto o il formato elettronico, sempre più spesso una card digitale. Ogni lavoratore ha diritto ad un buono pasto giornaliero, per ogni giorno di lavoro effettuato, dal valore compreso tra i 2 e i 10 euro, da spendere interamente. Non è più possibile, invece, accumulare i ticket per fare la spesa: ogni lavoratore può utilizzare un solo voucher al giorno ed esclusivamente nelle giornate lavorative. Per dubbi o approfondimenti chiama lo Studio Piga Riitano.